Oggi è già domani: la marcia delle donne non si ferma.

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2 Giugno 1946 – 8 marzo 2024. La marcia delle donne non si ferma

Redazione

Oggi è già domani: 2 Giugno 1946 – 8 marzo 2024. La marcia delle donne non si ferma.
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Sabato 5 Marzo in Biblioteca Ariostea, FareDiritti, movimento di mobilitazione civica impegnato a sostenere l’obiettivo della promozione dei diritti delle donne e a verificarne l’attuazione come  obiettivo  fondante del PNRR, ha chiesto alle fondatrici e agli aderenti di presentare le Associazioni, alle quali appartengono. Titolo e tema dell’iniziativa :La forza delle donne nelle Associazioni ferraresi, nella settimana della Giornata internazionale della donna, presentata da Grazia Maria De Rubeis, Dirigente del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara,  con l’introduzione di Dalia Bighinati,  co-fondatrice di “FareDiritti.
Ne è uscita una testimonianza lucida e appassionata dell’attività di una parte consistente del mondo femminile ferrarese di diversa estrazione e cultura,  che ha reso visibile la grande forza delle donne del volontariato femminista, civile, culturale della città.

UDI, COORDINAMENTO DONNE ACLI, BAL’DANZA, CENTRO DONNA GIUSTIZIA, CNA Ferrara, FERRARA GENTILE, ISTITUTO GRAMSCI, LE PROTAGONISTE IN SANITA’, MEDITERRANEA,  SOROPTIMIST Ferrara, TUTORI NEL TEMPO                                                              .

Un mosaico di loghi e un coro di voci diverse e preziose: questa  l’immagine visiva e sonora   prodotta dall’incontro in cui martedì 5 Marzo in Biblioteca Ariostea le donne di FareDiritti e l’unico uomo che ha deciso di farne parte, hanno presentato le associazioni di volontariato cui appartengono, come socie/i o presidenti.  Un pubblico prevalentemente femminile, con una più ridotta presenza di un pubblico maschile,  ha potuto conoscere dalla viva voce degli attivisti la storia , l’evoluzione,  gli obiettivi e le azioni messe in campo da associazioni e istituzioni di servizio civico per rendere migliore la vita delle nostre comunita,  intervenendo nei punti critici  della vita sociale e culturale, affiancando o stimolando al miglioramento le amministrazioni pubbliche, il mondo delle imprese, le famiglie, in sostanza la nostra comunità.

Il tema dell’incontro era la forza delle donne, principali animatrici  delle associazioni, anche non esclusivamente femminili, l’obiettivo: dare alla città  un’occasione per incontrarle e conoscerle da vicino.

Il volontaristo femminile, femminista e culturale in Italia rappresenta, infatti,  uno dei settori più significativi per competenze, impegno, sensibilita culturale e civica, spirito di soludarieta’ e volonta’ di far crescere la partecipazione politica delle donne, ma anche diffondere la cultura dell’uguaglianza, rompere le barriere della discriminazione e della solitudine alle quali sono soggetti  nella nostra società, quelli che sono etichettati come “diversi “.

Le donne, escluse, in Italia più che negli altri Paesi dell’Unione Europea, dal lavoro retribuito, si impegnano con determinazione nel volontariato, cioè in una forma di  lavoro  atipico e non retribuito così come è il lavoro  di cura familiare e domestico, che ancora grava pesantemente sulle loro spalle. L’obiettivo è anche far cambiare questo stato cose, rendendo effettivo per tutti il diritto al lavoro.

Il titolo dell’incontro Oggi è già domani, giocando sul titolo del bel film di Paola Cortellesi  “C’è ancora domani” ha voluto sottolineare  che, come l’inizio della lunga marcia delle donne per uscire dalla subalternità e conquistare diritti di uguaglianza, è iniziato il 2 giugno 1946, oggi non si deve  cedere alle lusinghe di una parità di superficie, nè  all’indifferenza della politica, o ai molti rischi di retrocedere sul piano dei diritti . Rischi a cui espone una intramontata  cultura del patriarcato.

Il 2 giugno 1946, data storica per le donne, che hanno esercitato allora per la prima volta in Italia il diritto ad eleggere e ad essere elette nelle assemblee democratiche, dando il via alla costruzione di una democrazia paritaria – l’unica democrazia degna di questo nome –  deve ispirare le donne di oggi a continuare quella marcia, perché, nonostante le leggi che riconoscono il diritto all’uguaglianza, la nostra Repubblica continua ancora ad essere una democrazia incompiuta.

Dalia Bighinati

I loghi delle Associazioni presentate in Ariostea        

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