8 Marzo Ferrara: Processo alla mimosa. Udi, Unife, Consigliera di parità.

Mercoledì 22 febbraio alle 18.30 presso XI Comandamento (via Carlo Mayr, 57) e Giovedì 2 marzo alla stessa ora presso Hangar Birrerie (via Poledrelli, 21)

Immagine: DSCN0886

Presentazione dell’iniziativa “Processo alla mimosa”

Ci saranno accusa, difesa e il pubblico nelle vesti della giuria.

È l’iniziativa presentata insieme dalla consigliera di parità della Provincia, Annalisa Felletti, Stefania Guglielmi, presidente Udi Ferrara, e Tamara Zappaterra, prorettrice alla diversità, equità e inclusione dell’Università di Ferrara.

L’idea è venuta, in particolare, al gruppo giovani donne di Udi Ferrara, rappresentate da Ilaria Rossi.

Due sono gli appuntamenti in calendario, ambedue organizzati in altrettanti pub cittadini: mercoledì 22 febbraio alle 18,30 all’XI comandamento (via Carlo Mayr 57) e Giovedì 2 marzo alla stessa ora all’Hangar birreria in via Poledrelli, 21: locali per antonomasia occasione di ritrovo abituale per i più giovani”.

Ma perché un processo?

Fra i motivi, è stato spiegato, c’entra quello ambientale: ha ancora senso il simbolo di un fiore reciso in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna dell’8 marzo, in un tempo che ha eletto l’Ambiente fra i temi cruciali?

Un’ipotesi di soluzione potrebbe essere l’individuazione di un simbolo virtuale, specie in un mondo nel quale la viralità e i social la fanno da padrone.

Ma nulla è ancora deciso fino al verdetto della giuria, che sarà emesso dopo le tesi in difesa della mimosa, rappresentate da Camilla Caselli e Sara Boicelli (dottoresse in Giurisprudenza, Gender justice and feminist jurisprudence Lab – Unife) e le ragioni della pubblica accusa, cui daranno voce Ilaria Rossi (laureanda in Scienze politiche), Chiara Sandrini ed Elisa Rossi (entrambe studentesse di Giurisprudenza), Chiara Esposito e Ginevra (studentesse liceali).

“I due appuntamenti – ha poi spiegato Tamara Zappaterra – saranno occasione per toccare i temi intimamente legati all’8 marzo: da quelli originari della Giornata – lavoro e dignità – fino agli aspetti più recenti della violenza contro le donne”.

“La mimosa – ha ricordato Stefania Guglielmi, di professione avvocata – è il fiore scelto da tre donne nel 1946 ed è da allora associato non tanto alla festa – ha precisato – ma alla Giornata che l’Onu ha voluto internazionale dei diritti della donna”.

“Quando ho ascoltato questa proposta ho subito aderito, senza pensarci tanto sopra”, ha aggiunto la consigliera di parità dell’amministrazione che ha sede in Castello Estense.

Un’adesione accompagnata dal ringraziamento a Udi e Università di Ferrara “per un’iniziativa – ha concluso Felletti – qualificata che mette al centro la riflessione sul significato oggi della Giornata dell’8 marzo, proprio nei luoghi frequentati dai più giovani, che saranno gli adulti di un domani prossimo”.

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