E’ stata dedicata a “La vita e le parole di Natalia Ginzburg” la conferenza di Daniela Cappagli, (direttivo dell’Istituto Gramsci di Ferrara, co- fondatrice di “Fare Diritti”) che si è tenuta mercoledì 4 ottobre alle 17 alla biblioteca comunale Bassani (via Grosoli 42, Ferrara).
Un nuovo appuntamento, mercoledì 4 ottobre, alla Biblioteca civica Bassani di Barco, del ciclo “Le donne scendono in… biblioteca!” promosso da “Fare Diritti – Imperfette, empatiche, attive”, dedicato a una donna di grande autorevolezza nel panorama letterario e politica dell’Italia: Natalia Ginzburg, scrittrice, drammaturga, traduttrice e politica, è stata una figura di primo piano della letteratura e della società italiana del Novecento. Ha scritto romanzi, racconti, saggi, opere teatrali che furono anche di ispirazione per famosi film. Molti dei suoi libri sono costruiti attraverso lo sguardo di donne: Natalia,bambina, in Lessico Famigliare, giovani donne donne anziane e donne adulte con i loro figli, come in Caro Michele, o menage di coppia fra l’amaro e l’ironico, come Ti ho sposato per allegria. Romanzi e commedie che sono entrati grazie al cinema, nell’immaginario collettivo degli Italiani.
“Per la Ginzburg essere donna significa denunciare la drammaticità del ruolo femminile liberandosi dalle differenze di genere”, ha detto in apertura Daniela Cappagli, che ha ricordato con empatia i momenti drammatici della vita della scrittrice, moglie di Leone Ginzburg, italiano di origini russa e ucraina, tra i principali animatori della cultura italiana negli anni trenta, letterato e antifascista. e per questo imprigionato, torturato e ucciso dai fascisti nel 1944. Le parole d’amore , che Daniela Cappagli ha letto, scambiate fra i due coniugi, alla vigilia della fine drammatica di un matrimonio d’amore tormentato dalle vicissitudini dell’Italia fascista: una lettera piena di coraggio di Leone e una poesia che trasferisci il pathos dei sentimenti di Natalia , nella forma classica di un linguaggio quotidiano, senza cedimenti emotivi, ha suscitato nelle ascoltatrici momenti di vera commozione.
La Ginzburg è stata una donna schiva e discreta che ha saputo interpretare e vivere il ruolo prezioso di madre e di moglie, senza mai rinunciare all’impegno intellettuale e civile, vicino ai figli e al secondo marito, lo scrittore Gabriele Baldini , anglista e studioso.
Lavorando alla Casa editrice Einaudi, fucina di alcuni degli scrittori più noti del secondo ‘900, ebbe fra gli amici più cari Cesare Pavese, Giorgio Bassani, PierPaolo Pasolini, Italo Calvino. La sua vita ha permesso a Daniela Cappagli di toccare a volo d’uccello gli eventi di un secolo, bello e terribile, di cui Natalia Ginzburg resta una figura di intellettuale e di politica, oltre che una testimone, di qualità umana degna di essere portata alla conoscenza delle generazioni più giovani, in particolare delle donne. Uno degli obiettivi di FareDiritti.
D.B.