61 milioni di euro dal Pnrr in Emilia Romagna per interventi contro il dissesto idrogeologico

Da Piacenza a Rimini sono 19 i macro-interventi con cui l’Emilia Romagna intende mettere al riparo il territorio di  tutte le province della Regione dai rischi idrogeologici

Mercoledì,  29 dicembre 2021, è stato approvato dal Dipartimento nazionale di protezione civile il piano della Regione per utilizzare i 61 milioni di euro del  PNRR assegnati con questo obiettivo lo  scorso 6 agosto dal Decreto ministeriale, che assegna i finanziamenti alla Regioni per gli interventi di protezione civile.

A livello nazionale, i fondi su questa voce sono pari a 1 miliardo e 200 milioni di euro, di cui 400 milioni di euro sono stati previsti per progetti “in essere”, relativi agli interventi in corso o conclusi, già programmati sulle aree colpite da calamità; altri 800 milioni di euro per “nuovi progetti” da pianificare. All’Emilia-Romagna sono stati attributi in tutto 61 milioni per nuovi interventi.

Il riparto dei fondi su scala regionale

( comunicato della Regione)

I nuovi progetti finanziati

Nel piacentino, con 9 milioni di euro saranno finanziati lavori sui torrenti Arda, Tidone, Trebbia, Nure e Chiavenna per prevenire il rischio idraulico e per la mitigazione e il consolidamento dei movimenti franosi lungo le valli dei bacini dei fiumi Trebbia, Aveto, Nure e del torrente Arda.

Nel parmense, con 10,9 milioni di euro si lavorerà sui torrenti Parma, Baganza, Enza, Stirone e Rovacchia e i bacini dei fiumi Taro e Ceno, oltre che per la mitigazione e il consolidamento dei movimenti franosi del territorio.

Nel reggiano, con 7,9 milioni di euro si interverrà sui torrenti Enza, Crostolo, Tresinaro e sul fiume Secchia e per il consolidamento dei movimenti franosi lungo le valli dei bacini di fiumi e torrenti.

Nel modenese, con 9 milioni e 450mila euro si lavorerà per prevenire il rischio idraulico dei fiumi Secchia e Panaro e dei torrenti Tiepido, Guerro, Leo, Soltenna, Dolo, oltre che per la mitigazione e il consolidamento dei movimenti franosi nelle aree collinari e montane.

Nel bolognese, con 5 milioni di euro si eseguiranno lavori per la riduzione del rischio idraulico del fiume Reno e dei sottobacini Navile, Idice, Sillaro, Samoggia e del tratto a valle del Cavo Napoleonico, oltre alla stabilizzazione della frana di Marano e alla sistemazione della sponda sinistra del fiume Reno.

Nel ferrarese4 milioni e 850mila euro serviranno per la riduzione del rischio idraulico del canale Navigabile e per la manutenzione straordinaria delle opere di difesa costiera e di mitigazione del rischio da erosione e ingressione marina nel comacchiese.

In Romagna arriveranno complessivamente 14 milioni di euro per interventi di riduzione del rischio idraulico nei bacini dei torrenti Santerno, Senio e Lamone e lungo le aste di pianura dei corsi d’acqua dal Reno al Savio e il consolidamento dei movimenti franosi nel territorio di Ravenna; per la riduzione del rischio idraulico nei bacini dei fiumi Montone, Ronco Bidente, Bevano, Savio e Rubicone e il consolidamento dei movimenti franosi nel territorio di Forlì-Cesena; per la riduzione del rischio idraulico dei fiumi Marecchia e Uso e il consolidamento dei movimenti franosi nel territorio di Rimini; e per opere di difesa costiera e di mitigazione del rischio da erosione e ingressione marina nei territori di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

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